Con la messa a dimora di 400 piante nell’area di Santa Barbara a Scano di Montiferro, si è avviata la prima fase del progetto “Acqua contro il fuoco”, pensato per contribuire alla rinascita dell’ecosistema del Montiferru, colpito dal terribile incendio del 2021, che ha distrutto oltre 13mila ettari di boschi, oliveti e pascoli.
Entro la fine del 2023 questo progetto prevede la messa a dimora di 4.200 piante endemiche così da ripristinare la preziosa biodiversità tipica di questa zona della Sardegna.
Acqua contro il fuoco è nato dalla collaborazione tra Acqua Smeraldina e il Gruppo Abbi, attraverso una raccolta fondi nei punti vendita Abbi, che ha sensibilizzato e coinvolto migliaia di clienti. D’altro canto, si inserisce nell’ambito di Mosaico Verde, grazie al quale il Gruppo Crai ha aderito impegnandosi a piantare alberi in 16 aree in tutta Italia.
All’evento sono intervenute le rappresentanze del Comune di Scano di Montiferro, dell’Associazione Montiferru, che si occuperà della messa a dimora delle piante, di Legambiente Sardegna e dei due partner Acqua Smeraldina e Gruppo Abbi.
“Tutelare, ripristinare, rigenerare: sono queste le fondamenta del lavoro che portiamo avanti ogni giorno, volto a dare il nostro contributo per garantire un presente e un futuro al patrimonio forestale del Paese. In tal senso la messa a dimora di alberi è un atto concreto di come si possa agire per la sua salvaguardia e accrescimento – ha dichiarato Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2, rappresentato oggi a Scano di Montiferro dalla presidente di Legambiente Sardegna, Annalisa Colombu –. Grazie alla collaborazione con Crai abbiamo potuto realizzare un importante intervento che va in questa direzione e che ha permesso il ripristino di un patrimonio naturale che va assolutamente protetto. Un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.